La musica è momento, stato d'animo, umore.

Cambia al cambiare del vento. Basta lasciarsi portare... Così, come d'altronde capita nella vita di chiunque, alle malinconie si alternano le speranze, alle eccitazioni gli scoramenti, alla piccole o grandi felicità i piccoli e grandi dispiaceri.

Ed ogni attimo ha le sue note, le sue armonie in maggiore e in minore; o -più spesso forse-  correlativi musicali ondeggianti, vaghi, ambigui, così irresoluti e indecisi come solo la vita può offrirli.

 

 

A volte tuttavia i contrasti diventano particolarmente intensi, i colori si fanno vividi ed estremi.

Allora anche le linee musicali trovano naturalmente una loro chiarezza, ed inclinano esasperatamente in un senso o nell'altro, sino a diventare stilizzate esasperazioni, e quasi pantomime di se stesse.

 

Naturalmente si è sempre in gioco.

Negli estremi così come negli indefiniti spazi di un'ambiguità altalenante parliamo di noi anche senza volerlo, fors'anche senza saperlo. Parliamo di noi anche parlando d'altro.

La narrazione, per l'appunto, è la sofisticazione artistica che ci consente di presentare sotto mentite spoglie i colori del nostro  essere. Si offre al pubblico una controfigura, una presunzione di "oggettività". Ma è fin troppo chiaro che le mosse del personaggio-marionetta sono in tutto determinate dall'autore-burattinaio.

Sicché, essendo legittimo che i personaggi cerchino i loro autori, lo è altrettanto che gli autori trovino i loro personaggi: perché l'uno non esiste senza l'altro, e l'uno è sempre lo specchio dell'altro.   

Mi piace concludere questa pagina con un video che è tutto, di per sé, narrazione. Non è -purtroppo!- farina del mio sacco, essendo frutto di collaborazione tra Maria Grazia Galatà (immagini) ed Angelo Secondini (musica) .

Angelo, conosciuto come Cometa su Jamendo, è reperibile a questa pagina:

https://www.jamendo.com/it/artist/5346/cometa

 

 

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